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Terminata la Coppa del Mondo di Varsavia, i risultati e l'intervista al Maestro e alle atlete

Si è conclusa la Coppa del Mondo di scherma paralimpica a Varsavia che ha visto impegnate due nostre atlete, Sofia Brunati e Sofia della Vedova, nelle gare individuali di spada e sciabola e nella gara a squadre di spada.


Nella spada individuale buona prestazione complessiva delle ragazze purtroppo però senza raccogliere un buon risultato. Sofia Brunati, infatti, per poche stoccate non accede al tabellone di eliminazione diretta e risulta 33esima in classifica finale. Stessa sorte anche per Sofia Della Vedova, leggermente più opaca rispetto al suo potenziale, ma tanta esperienza messa nella sacca da scherma che la farà crescere: alla fine risulta 38esima in classifica.

Nella sciabola, è andata leggermente meglio: le ragazze hanno espresso una buona scherma, ma non hanno raccolto il massimo che potevano. 31esima Sofia Della Vedova, che sfiora l’accesso al tabellone di eliminazione diretta; comunque un buon posizionamento essendo alla sua seconda coppa del mondo in carriera. 23esima Sofia Brunati, meglio sotto il profilo tecnico. Nel girone regala un po’ alle avversarie: poco cinica nei momenti chiave. Entra nel tabellone di diretta dove incontra la polacca Drodz (vincitrice della prova di coppa di Pisa), Sofia tiene botta poi concede troppo e l’assalto finisce 6-15.

Per quanto riguarda la gara a squadre di spada il trio Brunati, Della Vedova, Pasquino, in forza all' Accademia Olimpica Beneventana di Scherma Maestro Antonio Furno, ottiene l’11esimo posto. Aprono la giornata perdendo contro la fortissima Cina (che poi vince l’oro), accedendo così al tabellone dei ripescaggi. In questa fase incontrano l’esperta America cedendo 41-27 e andandosi così a giocare le posizioni 11 e 12. Qui la svolta tanto attesa, la squadra si unisce e conquista una meritatissima vittoria, che non aveva mai ottenuto finora contro la Grecia per 45-35.

Ora alcune domande alle nostre atlete e al Maestro Mirko Buenza, accompagnatore insieme ai Ct della nazionale.

Quella di Varsavia non è stata la tua prima Coppa del Mondo. Che cosa hai notato di diverso rispetto alle tue esperienze precedenti e secondo te cosa è mancato a livello individuale per arrivare al podio?
Sofia B. - Sicuramente avvicinandosi all'Olimpiade le competizioni si fanno più agguerrite e aumenta di molto la partecipazione anche di nazioni dell'Est (la Cina ad esempio) e d'oltreoceano. Per quanto riguarda la mia prestazione ho pagato ancora una scarsa lucidità mentale e capacità di concludere nei momenti decisivi. Ho dimostrato a sprazzi della buona scherma ma ho bruciato in girone delle importanti possibilità di vittoria.

Anche per te non è stata la tua prima Coppa del Mondo. Com'è stata questa esperienza e in cosa credi di dover migliorare?
Sofia D.V. - È stata un'esperienza motivante. Mettersi in discussione pure sapendo di essere alle prime armi è uno stimolo a lavorare di più rispetto a quanto già fatto. È stato anche emozionante e notevole confrontarsi coi migliori schermidori paralimpici soprattutto nel periodo di qualificazione olimpica, dove tutti sono molto agguerriti. Personalmente devo migliorare a 360 gradi: dalla tecnica alla tattica, apprendere le malizie degli schermidori migliori, facendo tesoro delle buone sensazioni provate durante gli assalti, sia nelle gare individuali sia in quella a squadre.

Maestro Mirko, anche quest'anno hai accompagnato le ragazze a una gara di Coppa del Mondo. Secondo te cosa è mancato per arrivare al podio e in cosa sono migliorate rispetto alle esperienze precedenti?
Mirko B. - Il grande gap che abbiamo in questo momento storico è che il modo di tirare in Italia è completamente diverso da quello che si utilizza all'estero. Il livello è altissimo e noi stiamo lavorando per ridurre questo distacco. Non è un cambio semplice ma finalmente in questa Coppa del Mondo abbiamo avuto la sensazione e la consapevolezza, soprattutto nella gara a squadre, del lavoro che stiamo facendo in collaborazione con i Ct della nazionale. Ci vuole tempo e pazienza per assottigliare questa differenza di livello, ma in soli pochi anni di Coppa del Mondo abbiamo raggiunto un po' alla volta tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ci andiamo a scontrare con atleti che girano il mondo da 15/20 anni e che hanno sulle spalle Olimpiadi, Mondiali ed Europei. Noi siamo comunque giovani nel movimento ma ricordo che in questi pochi anni di Coppa comunque qualcosa è stato portato a casa: Sofia Brunati è vice campionessa del mondo di sciabola Under23 e bronzo Under17 di spada ed altrettanto Matilde Spreafico, bronzo di spada Under17 anche lei. Per gli assoluti... ci stiamo attrezzando!

Le ragazze ed il Maestro colgono l'occasione per ringraziare i Ct della Nazionale Francesco Martinelli, Marco Ciari e tutto lo staff.

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